Come rendere il tuo sito web accessibile a tutti e adeguarsi all’European Accessibility Act

A partire dal 28 giugno 2025, in Italia molte aziende private dovranno adeguarsi e rendere il loro sito web accessibile.

L’obiettivo è quello assicurare la navigazione a tutte le persone, anche con disabilità, nel totale rispetto dell’European Accessibility Act (EAA), la direttiva europea 2019/882. Ma cosa significa favorire l’accessibilità del sito web e quali cambiamenti andranno adottati per evitare le sanzioni e migliorare l’esperienza utente?

Cosa si intende per sito web accessibile

I siti accessibili sono progettati per essere fruibili da tutti, indipendentemente dalle abilità fisiche, sensoriali o cognitive. Devono, cioè, rispondere alle necessità di persone con disabilità:

  • visive, come persone non vedenti o ipovedenti che hanno bisogno di strumenti adeguati per la comprensione dello schermo e daltoniche, che necessitano di schermi di colori adeguati per contraddistinguere le informazioni.
  • uditive, a cui servono sottotitoli, trascrizioni e alternative audio ai contenuti visivi
  • motorie, che non riescono ad utilizzare correttamente il mouse o la tastiera e necessitano di strumenti assistivi
  • cognitive, con problematiche di apprendimento, disturbi dell’attenzione o dislessia che hanno bisogno di contenuti chiari e ben strutturati
  • neurologiche, che manifestano episodi si epilessia fotosensibile alla vista di animazioni veloci e lampeggiamenti

L’obiettivo dei siti accessibili è quello di offrire all’utente un’esperienza inclusiva, eliminando le barriere digitali. Così facendo potrà accedere ai contenuti desiderati utilizzando appositi strumenti tra cui:

  • lo screen reader, un software che legge lo schermo e traduce una pagina web in Braille o con il parlato udibile
  • i sistemi di ingrandimento, una serie di programmi che permettono di allargare ciò che viene visto sullo schermo

Perché è importante avere siti web accessibili

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) più di 1 miliardo di persone manifesta una forma di disabilità. E in Italia, secondo l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, sono oltre 1,5 milioni le persone ipovedenti e 200.000 quelle non vedenti che necessitano di siti accessibili per informarsi o comprenderne i contenuti.

Garantire a tutti l’accesso e la corretta navigazione ai siti web è fondamentale in differenti ambiti perché ha un impatto:

  1. Etico e sociale, nell’ottica di una società più equa, rispettosa e inclusiva. Un sito inaccessibile, infatti, priva milioni di persone dalla possibilità di accedere in autonomia alle informazioni, di acquistare prodotti e/o di utilizzare i servizi essenziali.
  2. Economico, in modo da aprirsi a un pubblico più vasto, che include utenti con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive. Secondo una ricerca della società inglese Click-Away Pound, più del 69% delle persone con disabilità abbandona i siti web a causa della mancanza di accessibilità e l’86% ha dichiarato che spenderebbe di più se i siti web fossero facili da navigare.
  3. Legale, per un adeguamento a livello internazionale e nazionale. Le normative impongono l’accessibilità del sito obbligatoria in diversi i Paesi. Rispettare le leggi significa evitare pesanti sanzioni, che possono arrivare fino al 5% del fatturato dell’azienda.

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Cosa cambia con l’European Accessibility Act?

A partire dal 28 giugno 2025, tutti i prodotti e servizi digitali privati e pubblici – compresi siti web, e-commerce e applicazioni di chi opera nell’UE – dovranno essere accessibili rispettando i criteri stabiliti dall’European Accessibility Act. In linea generale, si applica a un’ampia gamma di settori tra cui:

  • tecnologia e sviluppo software
  • commercio elettronico
  • servizi finanziari
  • trasporti e viaggi .
  • comunicazioni di emergenza
  • social network
  • comunicazione con enti governativi

Attualmente, il decreto coinvolge le aziende che operano nel mercato europeo e che superano i 10 dipendenti o hanno un fatturato annuo di 2 milioni di euro, e le imprese straniere che operano in un contesto europeo. Le microimprese, invece, con meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore a 2 milioni di euro sono attualmente esentate dall’applicazione della direttiva, anche se – come abbiamo visto – rendere un sito web accessibile è molto importante per diversi aspetti.

Come rendere un sito accessibile e conforme all’European Accessibility Act: 6 aspetti da considerare

Per rendere il sito accessibile, bisogna lavorare su diversi aspetti tecnici e progettuali. È fondamentale seguire sia le indicazioni fornite dall’European Accessibility Act, sia gli standard internazionali come le WCAG (Web Content Accessibility Guidelines), ovvero linee guida per l’accessibilità dei contenuti web. Ecco cosa occorre fare.

1. Testi alternativi per le immagini

I testi alternativi (alt text) descrivono il contenuto delle immagini e sono essenziali per gli utenti che utilizzano screen reader. Ogni immagine significativa dovrebbe avere un testo alternativo che spiega chiaramente il suo contenuto o la sua funzione.

2. Contrasto tra testo e sfondo

Il contrasto tra il testo e lo sfondo della pagina web è cruciale perché garantisce la leggibilità a persone con disabilità visive, anche lievi. Gli standard WCAG richiedono un rapporto di contrasto minimo di 4,5:1 per il testo normale e di 3:1 per il testo grande.

3. Navigazione da tastiera

Non tutti gli utenti riescono ad utilizzare un mouse, per questo è importante che il sito web sia completamente navigabile tramite tastiera. Tutti gli elementi interattivi – come i link, i pulsanti e i moduli – devono essere accessibili tramite il tasto Tab.

4. Struttura semantica del contenuto

L’uso corretto dei tag HTML semantici è fondamentale per creare una gerarchia chiara dei contenuti. Titoli, paragrafi, liste e tabelle devono essere strutturati in modo logico e coerente per migliorare la comprensibilità del sito agli utenti e alle tecnologie assistive.

5. Compatibilità con tecnologie assistive

Gli screen reader e le altre tecnologie assistive dipendono da un codice ben scritto e conforme agli standard. Occorre quindi utilizzare i giusti strumenti per favorire l’accessibilità di elementi complessi come i menu a tendina o gli slider di foto.

6. Dichiarazione di conformità con il livello di accessibilità

L’European Accessibility Act richiede la pubblicazione di una dichiarazione di accessibilità per specificare il livello di conformità del sito web ed eventuali limitazioni. Il documento va compilato secondo il modello AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) e va inserito con un link nel footer, ovvero nella parte più bassa del sito. Deve includere:

  • lo stato di conformità del sito nel rispetto del decreto
  • l’elenco delle aree non accessibili e le motivazioni del mancato intervento
  • i contatti per segnalare eventuali problematiche o richiedere informazioni in formati alternativi

La dichiarazione va aggiornata almeno una volta all’anno e in concomitanza di eventuali modifiche.

Come prepararsi all’ingresso in vigore dell’European Accessibility Act

Per prepararsi alla direttiva è bene muoversi sin da subito valutando l’accessibilità del sito web attuale. Per farlo occorre eseguire un audit utilizzando tool e strumenti appropriati come Wave o Lighthouse, in modo da verificare le aree che non rispettano gli standard di accessibilità su cui lavorare.

Ricorda che rendere il tuo sito web accessibile non è solo un obbligo normativo, ma un’opportunità per migliorare l’esperienza utente e ampliare il tuo mercato. Le aziende che adottano delle misure di accessibilità, infatti, rendono la comunicazione più facile per le persone con disabilità, migliorando la loro autonomia e la partecipazione digitale. Così facendo, le imprese ne beneficiano in immagine e autorevolezza.

In Isola progettiamo siti web accessibili e possiamo effettuare un audit approfondito per scovare i punti deboli della tua piattaforma. Ti suggeriremo le implementazioni da mettere in pratica per rispettare la legge ed evitare le sanzioni.

Ti diremo anche come migliorare l’esperienza dell’utente. Per esempio, valuteremo se il tuo sito è responsive, ovvero capace di adattarsi automaticamente alle dimensioni dello schermo su cui viene visualizzato, e se la struttura gerarchica dei contenuti rispetta la SEO e ne favorisce la comprensione

Inoltre, possiamo anche occuparci del restyling, della manutenzione e della sicurezza del tuo sito (WordPress).

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Gennaio 20, 2025

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