Esistono 4 principali tipi di e-commerce. Ognuno di loro ha caratteristiche e punti di forza precisi che influiscono sulla comunicazione con i clienti. È quindi fondamentale capire, prima di tutto, a che tipo di pubblico ti rivolgi e pianificare una strategia adeguata.
Scopriamone subito le peculiarità!
Le tipologie principali di e-commerce sono 4
- Business to consumer (b2c)
- Business to business (b2b)
- Consumer to consumer (c2c)
- Consumer to business (c2b)
1 – E-commerce Business to consumer (B2C)
L’e-commerce Business to Consumer è quello più utilizzato per gli acquisti online. In questo caso il rapporto di vendita avviene tra un’azienda (business), che offre i suoi prodotti o servizi, e un consumatore finale (consumer) che li compra.
Lo stile di comunicazione è generalmente caratterizzato da un tono diretto e coinvolgente. È fondamentale, infatti, creare un forte legame emotivo con il cliente. Un’ottima strategia in questo senso può essere quella di utilizzare una strategia social e piattaforme di condivisione multimediale, al fine di rendere l’utente partecipe della storia della tua attività e mettere bene in vista i propri prodotti.
2 – E-commerce Business to Business (B2B)
Questo modello si differenzia dagli altri tipi di e-commerce perché, nel caso del B2B, la compravendita avviene tra aziende. Succede spesso, infatti, che un produttore fornisca i suoi beni o servizi ad un’altra attività, e che quest’ultima li riutilizzi o li rivenda. Un esempio è tutto il mondo industriale, come la vendita di componenti elettronici, il settore dell’automazione industriale, o ancora i distributori all’ingrosso, ecc.
Questa volta, la comunicazione diventa più formale. Il linguaggio utilizzato, in questo caso, è molto più tecnico e professionale perché rivolto direttamente agli specialisti del settore. Deve emergere tutta l’expertise dell’azienda per il settore, i vantaggi e l’efficienza dei servizi offerti. I contenuti saranno quindi più indirizzati a mostrare la competenza e l’affidabilità del fornitore. Per questo tipo di e-commerce è indicato proporre casi studio e report.
3 – E-commerce Consumer to Consumer (C2C)
L’e-commerce Consumer to Consumer è rappresentato da piattaforme dove gli utenti (e quindi non aziende) interagiscono e vendono prodotti ad altri utenti. Gli esempi più conosciuti sono i marketplace online, come Ebay, Vinted, Subito, ma ne esistono moltissimi di portali di questo tipo.
Qui la comunicazione deve incentivare la fiducia tra gli iscritti. È consigliato focalizzarsi sull’affidabilità della piattaforma e utilizzare recensioni e sistemi per valutare se l’esperienza sul portale è stata positiva o meno, chiamati anche sistemi di rating. Possiamo quindi permetterci uno stile di dialogo più informale, improntato sulla fiducia e sull’onestà.
4 – E-commerce Consumer to Business (C2B)
Questa volta sono i consumatori (consumer) ad offrire servizi alle aziende (business). È il formato più raro da trovare, ma possiamo provare a pensare a tutti i siti web dove gli utenti forniscono recensioni, contenuti multimediali o consulenze. Possiamo quindi dire che si tratta praticamente dell’opposto del modello B2C. Altri esempi sono i negozi online di immagini, fotografie ed elementi digitali.
È importante, in questo caso, andare a valorizzare il contributo del consumatore. Le aziende, infatti, cercano spesso di rendere le collaborazioni continuative, stuzzicando gli utenti con incentivi o premi.
La giusta strategia di comunicazione in base al tipo di e-commerce
Una volta identificato il tipo di e-commerce che vuoi realizzare, si può sviluppare una strategia di comunicazione efficace, fatta su misura per il pubblico di riferimento.
Qualunque modello si decida di utilizzare, è importante cercare di capire a chi ci si vuole rivolgere e adattare lo stile discorsivo in base all’utente che si desidera coinvolgere.
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